Mi chiamo Antonio De Bellis e mi considero un facilitatore dell’innovazione. Penso che questa definizione sintetizzi meglio di altre il concetto che in qualsiasi realtà mi trovi ad operare l’innovazione è per me passione, ricerca e pratica volta ad ottenere dei risultati concreti. Il supporto strategico e tattico alle funzioni marketing e vendite è il lavoro in cui riesco ad esprimere il meglio di me perchè unisco un metodo consolidato (aggiornamento continuo, ricerca del confronto, studio di scenari, creazione di progetti, condivisione di informazioni) ad una capacità di trovare soluzioni pratiche, applicabili, misurabili e profittevoli per l’azienda.
E poichè le organizzazioni funzionano solo grazie alle persone, far crescere le persone attorno a me e con queste l’organizzazione che mi ospita è per me un obiettivo irrinunciabile e un grande motivo di soddisfazione.
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Cosa mi lega all’innovazione?
Un percorso di lavoro e di studio iniziato nei primi anni novanta e che non trova soluzione di continuità perchè la ricerca del nuovo, la soluzione dei problemi, la messa in pista di progetti che creano valore sono parte del mio patrimonio genetico.
Perchè questo blog?
Dietro ci sono tre forti motivazioni:
- condividere idee e conoscenze sull’innovazione perchè dal confronto tutti ne escono più arricchiti;
- promuovere un metodo per innovare in azienda;
- valorizzare l’uso dell’innovazione in diversi ambiti dell’azienda andando oltre l’introduzione di un nuovo prodotto perchè innovare significa anche cambiare una struttura organizzativa, introdurre un nuovo canale di vendita, configurare un differente modo di ottenere profitti.
A chi è indirizzato questo blog?
A professionisti, manager e imprenditori che desiderano un confronto diretto e pratico su come implementare o migliorare un processo di innovazione nella loro azienda.
Leggi la mia storia
Dopo la laurea in Statistica inizio a lavorare nelle ricerche di mercato in un primario istituto di Milano. Mi occupo di tanti progetti in molteplici campi, dai beni industriali ai prodotti di consumo, dagli strumenti finanziari per le aziende ai servizi per il pubblico. Questa esperienza arricchisce il patrimonio di tecniche di ricerca e nel contempo mi permette di conoscere diversi settori di business.
Passati due anni, tuttavia, il lavoro per quanto vario inizia a non soddisfarmi più perchè mi sembra di realizzare qualcosa che non trova un suo compimento: cosa succede dopo che presento la ricerca al cliente? Come viene usata in azienda e che effetti produce?
– L’esperienza in Wella
Da qui il passo che mi porta ad entrare in Wella, multinazionale tedesca della cosmetica, proprio nella stanza dei bottoni delle ricerche di mercato. Ora sono io che le imposto, condividendole con la casa madre, supportando i colleghi a trovare risposte alle domande di business.
Ma c’è di più.
Poco dopo il mio ingresso in Wella partecipo alla fondazione di WOW, un progetto sull’innovazione che nasce nella sede italiana e si espande fino a coinvolgere la casa madre e una serie di importanti unità locali.
WOW diventerà un pluriennale processo di innovazione in azienda che mi ha fatto toccare con mano l’ideazione di nuovi prodotti e servizi tramite il coinvolgimento esteso a molteplici funzioni aziendali, fornitori esterni e clienti. E’ stato quello il momento in cui ho capito che l’innovazione è un forte motore della crescita aziendale e altresì della motivazione e dell’egagement dei dipendenti dell’azienda. Innovare crea entusiasmo perchè rende partecipi della “frontiera”, un qualcosa di nuovo sempre in divenire.
Sulle ali di quell’entusiasmo a partire dal 1999 gestisco, sempre in Wella, uno spin-off di WOW che prende il nome di Osservatorio della Realtà. Si tratta di un progetto di formazione avanzata dei manager e dirigenti dell’azienda che ha l’obiettivo di migliorare il processo decisionale andando a fornire una conoscenza approfondita delle tendenze di settore nei diversi campi di attività dei singoli.
WOW aveva dimostrato che l’innovazione si sviluppa tramite l’alimentazione della conoscenza e il confronto tra persone con diverse competenze, inclinazioni e attività.
L’Osservatorio della Realtà si articola in eventi, giornate in house e attività di cool hunting per approfondire le novità in vari campi e le loro possibili ricadute sulle strategie aziendali.
Ho guidato il progetto sino alla sua chiusura avvenuta nel 2006: in sette anni sono stati messi in pista oltre 40 eventi formativi coinvolgendo relatori molto autorevoli nelle rispettive discipline. Ogni anno il calendario formativo prevedeva le tendenze demografiche e socioculturali, i modelli di consumo e quelli organizzativi, i prodotti e servizi innovativi, il diritto e le leggi in divenire, … perfino il mondo dell’arte.
– L’esperienza in Procter & Gamble
Nel 2003 Wella è stata acquistata da Procter & Gamble, multinazionale americana con una cultura profondamente diversa da quella italo-tedesca. Parlo di cultura perchè una base essenziale dell’innovazione è il fattore umano: chi lavora in azienda, i valori in cui crede e gli obiettivi in cui canalizza le proprie risorse.
L’integrazione tra le due multinazionali non è stata semplice e io nel ruolo che ricoprivo (responsabile di un articolato reparto di amministrazione vendite che curava ordini, contratti, customer service, definizione delle zone agenti e dei target di vendita) ho avuto l’opportunità di vedere il dietro le quinte del lavoro di due aziende estremamente differenti nella struttura e nei processi.
Esperienza impareggiabile per capire come gestire la complessità e conciliare interessi contrastanti.
– Il Club dell’Innovazione
Terminato il progetto dell’Osservatorio della Realtà mi sono sentito orfano di quell’attività di formazione e confronto che è stata qualificante per la mia crescita professionale sul tema dell’innovazione. Ho deciso di impiegare il tempo libero e le giornate di ferie in un’attività costruttiva esterna all’azienda e ho quindi fondato il Club dell’Innovazione, un’associazione senza fini di lucro, con l’obiettivo di mettere in contatto professionisti desiderosi di innovare il proprio lavoro tramite l’interscambio di esperienze e best practice.
L’attività del Club l’ho impostata sulla logica del “baratto delle esperienze” proprio per sottolineare lo scambio che arricchisce senza finalità di lucro. Dal 2008 si è articolata in una serie di incontri e momenti di confronto, scambio di esperienze, idee, best practice che hanno favorito il networking, il consolidamento delle relazioni e la nascita di progetti comuni tra i soci.
– L’esperienza in Lekkerland
Due anni dopo l’avvenuta integrazione Wella-P&G e il relativo consolidamento, decido di lasciare P&G e di entrare in Sdc-Lekkerland, azienda nel settore alimentare tipica espressione del panorama italiano delle PMI. Siamo totalmente fuori dal contesto delle multinazionali vissute in precedenza: il contatto con l’impreditore è diretto e questo ha dei benefici notevoli in termini di tempestività nella realizzazione dei progetti e time to market.
Qui mi diverto a creare una serie di strumenti che strutturano processi, semplificano operazioni, creano cultura, lasciando nei 7 anni in cui ci lavoro un ottimo ricordo.
Tre i progetti di cui sono più orgoglioso:
La determinazione bottom up dei target di vendita;
L’uso avanzato di google per la mappatura delle aree di vendita
La scrittura del manuale di vendita
– La formazione a distanza
Nel 2012 leggo un articolo sui Mooc, i Massive Open Online Courses, «Corsi online aperti su larga scala», creati dalle principali università per la formazione a distanza e veicolati da piattaforme di e-learning.
Mi si è aperto un modo: ecco uno strumento che mi avrebbe permesso di studiare nei ritagli di tempo e accedere contemporaneamente ai programmi di prestigiose università internazionali.
Non ho perso tempo, ho selezionato i corsi proposti dalla Stanford, Wesleyan, Case Western, Vanderbilt,… e rimboccato le maniche.
Spesso restavo fino a notte fonda per partecipare a gruppi di lavoro costituiti da componenti dislocati in regioni con diverso fuso orario.
Ma sono stato ripagato dal fascino di questo straordinario strumento di formazione che mia ha permesso di dare una base metodologica alla pratica dell’innovazione sul campo.
– La strutturazione dei corsi sull’innovazione
Il modo migliore per continuare ad imparare è insegnare. E’ stata questa la convizione che mi ha portato a creare, dall’esperienza sul campo e dai corsi seguiti, due attività di formazione sull’innovazione:
Innovarsi: dedicato a chiunque voglia stimolare la creatività e migliorare la capacità di risolvere problemi e cogliere opportunità nell’ambito della propria vita quotidiana con l’obiettivo di fornire suggerimenti pratici di auto-formazione;
Innovare in azienda: indirizzato a professionisti e responsabili di aziende con l’obiettivo di stimolare l’innovazione nelle PMI andando ad agire su manager e gestori di aziende.
– L’esperienza in Cippone & Di Bitetto
Nel 2017 per esigenze familiari mi trasferisco in meridione dove ho la fortuna di incrociare la Cippone & Di Bitetto, un gioiello di impeditorialità italiana che ha saputo costruire in 30 anni di attività svolta unicamente in Puglia e Basilicata, un punto di riferimento a livello nazionale nel settore della distribuzione Horeca.
Trovo molti punti di contatto con l’esperienza effettuata in Wella ed un terreno fertile, già permeato da progetti di innovazione molto evoluti, su cui lavorare.
– La formazione sul Digital Marketing
Ad inizio 2020 mi iscrivo ad un master in Digital Marketing. E’ per me l’opportunità di vedere il dietro le quinte di questa disciplina. Avendo gestito per tanti anni la comunicazione e il marketing in azienda, la mia esperienza si è sempre fermata nel dirigere e concordare le attività con le agenzie di comunicazione che sono quelle che materialmente eseguono la campagna social o l’invio della newsletter. Approfondire tutti gli strumenti di digital marketing da “utilizzatore” significa per me conoscere meglio tutte le potenzialità del mezzo per sfruttarlo al massimo, capire cosa effettivamente ha funzionato in una campagna e qual è il reale ritorno economico. E’ come un pilota d’auto che imparando la meccanica del motore e l’elettronica connessa saprà dare indicazioni su come rimappare la centralina e andare più veloce. Il corso è totalmente online con dirette streaming e percorsi di auto-apprendimento. Gli assessment sono molto pratici e prevedono di lavorare su casi concreti. Questo blog, e le attività social connesse, mi serviranno come laboratorio per testare i tool spiegati nel master che durerà fino al 2021 inoltrato.