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Comunicazione: 4 tecniche efficaci e 1 errore da evitare

Tempo di lettura: 4 minuti La politica statunitense è una fonte inesauribile di suggerimenti pratici su come comunicare efficacemente

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Ammetto di avere un debole per la politica statunitense e questo per due motivi: è “semplice”, due soli partiti e tutte le sfumature delle diversità di opinioni risolte all’interno delle due coalizioni, ed è una fonte inesauribile di suggerimenti pratici su come comunicare efficacemente.

Parlare in pubblico e riuscire a far passare il messaggio attraverso tutto il “rumore” prodotto da tante news moltiplicate per i vari canali stampa, televisione e social media, non è facile ed è frutto di tecnica e capacità oratoria. E’ una vera arte che comunque può essere appresa andando a scuola dai giusti maestri.

Nel corso degli ultimi mesi mi sono imbattuto in 4 esempi molto interessanti di speach che mi hanno emozionato e hanno colpito l’opinione pubblica. Esaminiamo cosa avevano di particolare.

1. Emozionarsi per Emozionare

Siamo a Maggio 2020 e più di una volta Trump ha evidenziato che non intende indossare la mascherina creando una divisione ideologica tra le persone, come se l’utilizzare o meno lo strumento di protezione identificasse l’appartenenza ad uno schieramento politico. Nella sua ultima esternazione ha dichiarato di non indossare la mascherina perchè, testualmente, “non voglio dare alla stampa la soddisfazione di vedermi”.

Doug Burgum, governatore repubblicano del North Dakota, nel suo intervento precisa che indossare la mascherina non deve creare divisioni ed essere visto come un gesto di protesta o di ostentazione di appartenenza ad una fazione politica. Burgum ad un certo punto sottolinea, con la voce rotta dall’emozione, che chi la indossa non lo sta facendo per rappresentare un qualche partito politico ma potrebbe darsi che abbia in casa un bambino di 5 anni sottoposto a trattamenti antitumorali o convivere con adulti vulnerabili che stanno attualmente combattendo contro l’infezione.

E’ sufficiente leggere i commenti sotto il video trasmesso da qualsiasi canale per comprendere come sia riuscito a colpire la gente nel profondo.

2. Comunicare Empatia

Agosto 2020, convention dei Democratici, Michelle Obama incentra il suo discorso sull’EMPATIA, spiegando con un esempio in cosa consista la capacità di mettersi nei panni degli altri e di riconoscerne il valore.

La maggior parte di noi la pratica senza pensarci due volte. Se vediamo qualcuno soffrire o lottare, non giudichiamo, diamo una mano. Non è un concetto difficile da comprendere. È quello che insegniamo ai nostri figli. Ma in questo momento, i bambini in questo paese stanno vedendo cosa succede quando smettiamo di praticare l’empatia. Vedono persone che gridano nei negozi di alimentari non disposte a indossare una mascherina per proteggere tutti quanti … vedono che l’avidità è un bene, e vincere è tutto perché finché sei primo non importa cosa succede agli altri. E vedono cosa succede quando la mancanza di empatia si trasforma in un completo disprezzo“.

L’esempio mette in sintonia Michelle con il pubblico ed evidenzia in modo elegante ed incisivo la principale mancanza nell’attuale gestione del paese più potente del mondo: una leadership che si basi su valori che creano coesione tra le persone come la comprensione, l’altruismo l’aiuto reciproco, che sono molto diffusi ma fanno fatica ad emergere quando non sono valorizzati.

3. Ammettere gli Errori e Scusarsi

Giugno 2020, il Segretario alla Difesa Mark Esper prende le distanze dalla proposta del presidente Trump di inviare l’esercito per gestire l’ordine pubblico nel paese, a fronte delle proteste generate dall’uccisione di George Floyd da parte della polizia. Esper nel suo speach va anche oltre e riconosce le reali ragioni che hanno portato alla situazione di crisi. Il discorso di Esper è un perfetto esempio di un comunicato di Crisis Management: evidenzia i fatti, ammette gli errori, auspica una soluzione, ribadisce i valori che l’organizzazione condivide con le persone.

L’uccisione di George Floyd da parte dei poliziotti di Minneapolis è un crimine orribile. Gli agenti che vi hanno preso parte dovrebbero essere ritenuti responsabili per il suo omicidio. È una tragedia che abbiamo visto ripetersi troppe volte. Con grande partecipazione voglio estendere le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di George Floyd da parte mia e del dipartimento. Il razzismo è reale in America e tutti dobbiamo fare del nostro meglio per riconoscerlo, affrontarlo e sradicarlo. […]
Questi giorni sono difficili per il nostro grande paese, ma ce la faremo. La mia speranza è che al posto della violenza nelle strade assisteremo a manifestazioni pacifiche che onorano George Floyd, che premono per la responsabilità del suo omicidio, che ci spingono a riflettere sul razzismo in America e che servono da invito all’azione per affrontare insieme questo problema una volta per tutte.
Questa è l’America che i suoi militari rappresentano. Questa è l’America che aspiriamo ad essere. E questa è l’America che ci impegniamo a difendere con le nostre vite
“.

4. Usare le Anafore

L’anafora è una ripetizione mirata di una parte del discorso o di parole di una frase. Questa figura retorica aiuta non solo nella strutturazione del discorso, ma serve anche a far sì che il contenuto rimanga più facilmente impresso nella memoria del pubblico. L’elogio funebre del reverendo Al Sharpton al funerale di George Floyd è un esempio magistrale dell’uso di questa tecnica. Le anafore perfettamente integrate nella trama del discorso unite ad una gestualità che ricorda i grandi direttori d’orchestra, apportano un ritmo incalzante alle sue parole.

A te che sei seduto a Washington e parli di militarizzare il paese, pensando di intimidire le persone che ne hanno avuto abbastanza di abusi. Sono venuto a dirti che puoi andare in TV ma il momento è sbagliato, il tempo è scaduto per non ritenerti responsabile. È giunto il momento di scusarti. Il tempo è scaduto per inventare scuse, il tempo è scaduto per porre tutto in stallo, il tempo è scaduto per parole vuote e promesse vuote, il tempo è scaduto per fare ostruzionismo e cercare di bloccare la giustizia. E’ arrivato il tempo in cui non ci fermeremo. Continueremo fino a quando non cambieremo l’intero sistema di giustizia. […]
Vai a casa, George. Riposati, George. Hai cambiato il mondo, George. Continueremo a marciare, George. Continueremo a combattere, George. Abbiamo spostato l’orologio, George. Andiamo avanti, George. Il tempo è scaduto.

0. L’Errore da Evitare

Luglio 2020, la deputata democratica Ocasio-Cortez ha avuto un diverbio con il rappresentante repubblicano Ted Yoho mentre si incrociano sulle scale del Campidoglio. L’argomento era politico e la vicenda sarebbe passata inosservata se lui ad un certo punto non avesse rivolto alla collega parole irriguardose e sessiste. Yoho è stato oltremodo sfortunato perché le sue espressioni grevi sono state ascoltate da un giornalista che ha fatto scoppiare il caso. Il deputato ha poi negato di aver pronunciato quelle frasi e sconfessato sia la Cortez che il giornalista.

Osservando gli interventi dei due non c’è bisogno neanche di sentire cosa dicono per capire come siano andate realmente le cose.
Le scuse-non scuse di Yoho fatte a capo chino, leggendo un discorso scritto chissà da chi, attento a non sbagliare una parola, rimarranno nella storia come il punto più basso di come un accusato possa comunicare la propria innocenza convinto di essere creduto.

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